L'origine della Praga moderna va fatta risalire alla fine del IX secolo, con la costruzione lungo la Moldava del castello (oggi Vyšehrad) e del nucleo abitativo originario (Staré Mesto). Sulla riva opposta del fiume quattro secoli dopo viene fondata Malá Strana, quartiere tedesco autonomo e fortificato. Ma è dal XIV secolo, con l'insediamento di Carlo IV che la città vede la sua rapida espansione: nasce un nuovo quartiere (Nové Mesto), viene costruito il celebre Ponte Carlo sulle macerie del precedente Ponte Giuditta, viene eretta la Cattedrale di San Vito e l'università Carlo IV, la più antica d'europa; la città diventa un crocevia commerciale che fa di Praga uno dei centri a più alta vocazione cosmopolita dell'epoca, tra cui spiccano le comunità tedesca, ebraica, Nel XVI secolo passa sotto dominio cattolico degli Asburgo e con il regno di Rodolfo II sviluppa la sua vocazione culturale, per entrare in una fase di declino a partire dal 1648 quando la capitale del regno viene trasferita a Vienna. E' dalle ceneri dell'impero Asburgico del dopo I guerra mondiale che viene creato lo stato Cecoslovacco, di cui Praga è capitale naturale. Hitler la invade nel '39, deportando tra l'altro o costringendo alla fuga la numerosa comunità ebraica, con successive persecuzioni verso la popolazione tedesca dopo che l'armata sovietica entra a Praga. Nel 1948 un colpo di stato mette il potere nelle mani del partito comunista e la giovane nazione entra nella sfera sovietica per uscirne solamente nel 1989 dopo il fallimento dell'esperimento socialdemocratico della Primavera di praga nel 1968. Nel '93 il paese viene diviso tra Slovacchia e Repubblica Ceca, di cui Praga diventa capitale.